Un impianto fotovoltaico trasforma l’energia solare in energia elettrica.
Esso è composto essenzialmente da:
L’unità di misura di un impianto fotovoltaico è il kW Picco o Potenza Nominale , in sigla kWp.
La quantità di energia elettrica prodotta dall’impianto viene invece misurata in kilowattora, in sigla kWh.
La potenza nominale (o massima, o di picco, o di targa) dell'impianto fotovoltaico è la potenza elettrica dell'impianto determinata dalla somma delle singole potenze nominali (o massime, o di picco, o di targa) di ciascun modulo fotovoltaico facente parte del medesimo impianto, misurate alle condizioni standard (temperatura pari a 25 °C e radiazione pari a 1.000 W/m²).
I moduli fotovoltaici possono essere collocati su qualsiasi pertinenza di un immobile (tetto, facciata, terrazzo, ecc.), su strutture quali pensiline per parcheggi, tettoie e verande, oppure sul terreno o creando una struttura di sostegno ad hoc, in base a requisiti di:
Le condizioni ottimali in Italia sono:
La capacità produttiva di un impianto la si misura in termini di kilowattora (kWh) prodotti. Tale produttività dipende da diversi fattori quali:
In Italia, ogni kWp di impianto fotovoltaico installato può produrre annualmente:
Nel caso in cui si opti per il "Conto Scambio" (ex Scambio sul Posto) si otterrà, per ogni kilowattora prodotto dall'impianto fotovoltaico, quanto segue:
la quantità di energia elettrica prodotta dall'impianto ed immessa in rete andrà a compensazione (da qui la definizione conto-scambio) con quella prelevata dalla rete, effettuando i calcoli sul controvalore in euro dei kWh prodotti e immessi in rete dall'impianto fotovoltaico e sul controvalore in euro dei kWh prelevati dalla rete. La sua principale caratteristica è quella di non vincolare l'utente ad utilizzare l'energia prodotta solo ed esclusivamente nel momento in cui questa viene prodotta dall'impianto fotovoltaico ma da la possibilità di compensare in termini economici la quantità dell’energia prelevata dalla rete per i consumi che avvengono di notte o quando o in giornate non produttive.
I costruttori garantiscono per i pannelli fotovoltaici certificati IEC 61215 che dopo 25° anni di vita con una produttività questi producano ancora l’80% della potenza nominale inizialmente garantita al nuovo. Trascorsi i 25 anni, un impianto fotovoltaico continua a produrre energia elettrica per ancora 10/20 anni con buoni rendimenti (70%-60%).
Gli inverter invece possono essere garantiti da un minimo di 5 ad un massimo di 10 anni.
Facendo riferimento soprattutto alle piccole applicazioni (tetti fotovoltaici) e a moduli di silicio cristallino, un valore indicativo di occupazione di superficie è di circa 8 -10 mq per kW di potenza nominale installata.
La proposta “Fotovoltaico Sicuro“ effettuata da SSE4Y prevede il ritiro a fine vita dei pannelli fotovoltaici installati da parte di consorzi specializzati e accreditati presso il GSE.
I moduli fotovoltaici comunque sono composti da silicio (policristallino, monocristallino, amorfo, amorfo + microcristallino) e potranno essere smaltiti così come oggi avviene per le schede dei computer o dei circuiti stampati. A riguardo già alcune associazioni europee, come la Pv Cycle fondata nel luglio 2007, si sono attrezzate per la raccolta ed il riciclaggio a titolo gratuito.
È però opportuno evidenziare che la produttività dei suddetti moduli fotovoltaici è garantita dai migliori costruttori all'80% trascorsi 25 anni dall'installazione. Ciò significa che un impianto fotovoltaico può garantire una buona produzione di energia elettrica per più di 40 anni (severi test di laboratorio indicano la durata di attività di un modulo sino a 80 anni).
Nel caso di abitazione residenziale con la proposta SSE4Y il ritorno dell’investimento effettuato sulla base di accurati studi di fattibilità hanno indicato rientri dell’investimento in circa 5 anni e un il tasso di ritorno dell’investimento di circa il 20% all’anno. Per le piccole aziende il tasso interno di riferimento calcolato sull’investimento mostra dati ancora più interessanti visto che le società hanno la possibilità di detrarre fiscalmente il costo dell’impianto FV e di recuperare l’IVA sull’acquisto.
Sì ma non sempre è conveniente . La valutazione va fatta caso per caso.
Sì.
In regime di “ Conto Scambio “, è il gestore locale di rete che effettua la rilevazione dell’energia elettrica prodotta e che effettuata l’installazione e manutenzione delle apparecchiature di misura.
Solo sul prezzo dell'energia.
Sulla parte di energia elettrica Autoconsumata i benefici sono a 360° in quanto riguardano tutte le voci di costo che comprendono l’energia comprese le imposte, mentre sul quelle rimborsate a titolo di “ conto scambio “ non vengono restituite le accise ed IVA.
No, non si deve modificare l'impianto esistente. L'impianto fotovoltaico ha una sua linea autonoma che dev'essere collegata al quadro elettrico generale, e due contatori installati dal gestore elettrico: uno in entrata, per registrare i l'energia elettrica prelevata dalla rete nazionale, e uno in uscita, per registrare l'energia elettrica immessa in rete dall'impianto fotovoltaico (oppure un contatore bidirezionale che conteggia sia l'energia elettrica in entrata che quella in uscita).
NO! potrebbe servirvi un impianto da 2 Kw oppure un impianto da 6 kw. Questo dipende dai consumi attuali e dalle previsioni di consumi futuri. In genere si pensa anche ad indirizzare alcune utenze verso la fonte energetica elettrica gratuita, ad esempio con riscalda bagno in pompa di calore, fornelli elettrici ad induzione e pompe di calore per riscaldamento. In questo modo si avranno notevoli risparmi anche sulla bolletta del gas!
Uno dei test che i pannelli fotovoltaici devono subire in fase di progettazione è proprio sulla sua resistenza alla grandine di grosse dimensioni (2,5 cm di diametro almeno ) ed ovviamente il test deve essere superato per far sì che il pannello venga commercializzato con il regolare certificato.
Sicuramente si. L’azienda ha stretto accordi con diverse istituti di credito e finanziarie ed è in grado di poter gestire direttamente la pratica di finanziamento evitando al cliente inutili perdite di tempo.
Nessun anticipo: l'impianto si pagherà solo al momento in cui è ultimato! Nessun acconto, nessun anticipo, nessun rischio. La velocità e certezza della esecuzione è trasferita interamente alla nostra responsabilità.
Tutta la documentazione necessaria viene prodotta da noi. Il cliente non deve fare nulla.
Quando avrai finito di pagarti l'impianto, e nel caso di un fotovoltaico ciò avverrà in circa 5 anni (e interamente coperto dal risparmio in bolletta), il tuo impianto inizierà a produrre utili, corrispondenti a quanto non dovrai piu' spendere per l’energia elettrica. Facendo quattro conti, e pur dimenticandosi di tutti gli altri vantaggi di un impianto solare FV , anche solo dal punto di vista dell'investimento e' di gran lunga più consigliabile (e sicuro) di qualsiasi prodotto finanziario. Se fai un investimento su di un impianto fotovoltaico tenuto conto di quello che risparmierai è come se avessi investito i tuoi soldi in BOT o CCT ad un tasso di circa il 20%.